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"La satira, sia essa poetica che teatrale, in Italia ha una lunga tradizione storica che parte dalla latinità ai nostri tempi. Basterebbe ricordarne alcuni casi ben noti: dagli "Epigrammi" di Marziale, per le lettere, ai testi teatrali di Plauto nell'antica Roma, alle "pasquinate" dell'ultimo periodo del potere dei Papi e del breve dominio napoleonico della Città Eterna; dalla poetica di Carlo Porta a Milano, a Dario Fo; dal veneziano Goldoni a tanti altri. Ma dove la satira ha un posto primario, ed anche in questo caso basterebbe citare Trilussa, è quella dialettale romanesca. Un testo questo, come sempre, da aprire, leggere, sfogliare come capita, come si vuole, perché ogni pagina ha un senso completo in sé, rendendolo sempre e comunque piacevole." (Carlo Savini)